DEMOCRAZIA DIRETTA 

Giovani  per Roma

      

        


 

 

 

 

 

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I MOTIVI DI UN IMPEGNO DIVERSO

 

Siamo stati definiti in molti modi diversi: la generazione invisibile, del disimpegno, dell'abbandono dei valori.

I giovani del Terzo Millennio piacciono solo se irreggimentati in una facile etichetta. Noi, che a questo tempo nuovo ci affacciamo carichi di fatica e di speranze, intendiamo offrire da giovani alla comunità in cui viviamo il nostro contributo.

Intendiamo farlo nella maniera ormai più anti-conformista: impegnandoci alle prossime elezioni con una nostra lista, un nostro simbolo, un nostro candidato a sindaco.

Scegliamo Roma non solo perché è la città di molti tra noi: Roma è una città-simbolo, capitale del mondo e per questo carica di significati che vanno al di là dei confini geografici.

Noi proponiamo a Roma il primo tempo di una SFIDA. Una sfida al modo insensato di intendere la politica, fatto proprio dai principali schieramenti in campo; una sfida al torpore che sembra aver afferrato gran parte della popolazione; una sfida anche a noi stessi e ai nostri coetanei, per dimostrare di aver qualcosa da dire e da dare. Intendiamo le elezioni romane del 13 maggio 2001 come il PRIMO PASSO di una lunga marcia che ci porterà davvero dentro al FUTURO.

Siamo convinti che il valore della DEMOCRAZIA sia nullo se slegato dal valore della PARTECIPAZIONE. Siamo convinti che l'attuale classe politica sia di fatto illegittima, visto che la stragrande maggioranza dei nostri concittadini non vi si riconosce. Vogliamo allargare il criterio di RAPPRESENTANZA e siamo pronti ad offrire il nostro modo di intendere il vero rinnovamento delle istituzioni. Partendo da Roma e rendendola nuovamente CAPUT MUNDI: capitale mondiale dell'idea di futuro di cui siamo portatori.

Nel nostro simbolo campeggia la chiocciola di Internet.

I GIOVANI PER ROMA sono convinti che la grande immagine di fratellanza universale offerta dalla Rete sia metafora e strumento di un cambiamento possibile. Immaginiamo innanzitutto l'accesso a Internet come un diritto umano fondamentale, come il diritto a saper leggere e scrivere, ad essere istruito.

Siamo convinti che la Rete possa permettere un meccanismo reale di PARTECIPAZIONE DIRETTA alla vita democratica della propria comunità, invertendo il meccanismo di delega in bianco a rappresentanti sempre meno legittimati, immaginando invece una costante capacità di controllo e di decisione da parte di ogni singolo cittadino, resa effettiva dall'utilizzo delle tecnologie.

Riteniamo necessario per questo lanciare una campagna di ALFABETIZZAZIONE TELEMATICA che porti tutti i membri della comunità a saper usufruire del proprio diritto all'accesso: nessuno dovrà restare fuori dal mondo in Rete; per un giovane, poi, questo livello di esclusione sarebbe fatale. Immaginiamo una città cablata, che sappia utilizzare a pieno le tecnologie, che si decongestioni grazie ad esse, concedendo a tutti e a ciascuno di godere di un innalzamento della qualità della vita. Siamo certi che la crescita di consapevolezza che potrà nascere dalla connessione in rete delle esperienze di ogni individuo possa consentire di immaginare il traguardo di un vero sistema di DEMOCRAZIA DIRETTA basato sul ruolo fondamentale dei corpi intermedi, secondo una giusta interpretazione del principio di SUSSIDIARIETA'.

Bisognerà partire dando forza ai grumi di energia migliore espressi dalla nostra comunità: le FAMIGLIE, il VOLONTARIATO, l'ASSOCIAZIONISMO, le AGGREGAZIONI SPORTIVE E CULTURALI.

I giovani di questa città si dichiarano pronti a coltivare la propria utopia possibile: assumono sulle proprie spalle la responsabilità di una proposta diversa e chiedono ad ogni persona di buona volontà di accrescerne la forza e la ricchezza di contenuti.

 I GIOVANI PER ROMA propongono un progetto aperto, per fare di questa città un modello di dinamismo verso nuove forme possibili di rapporto tra cittadini e istituzioni, verso una nuova idea di comunità e di fratellanza. Chiediamo a te che stai leggendo queste righe di abbandonare il disincanto e di scegliere un impegno diverso: costruire la Roma che verrà, prima pietra del mondo che sarà.